Dopo poco più di una settimana dal suo arrivo in casa Estra Pistoia Basket, e avendo già archiviato la partita di Brescia con il vice Tommaso Della Rosa al suo posto in panchina, è tempo di presentazione del neo coach Gasper Okorn.
Virtus Bologna – Estra Pistoia 57-67.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver perfezionato l’accordo, fino al prossimo 30 giugno, con il pivot Derek Cooke Jr. Il giocatore indosserà la maglia numero 10.
Ultime gare del 2024 per i podisti della Silvano Fedi, che hanno chiuso l’anno con 131 successi e una valanga di ottimi piazzamenti.
E’ tempo di presentazione del responsabile delle relazioni esterne di Estra Pistoia Baskt, Dario Baldassarri che già fa parte del consiglio d’amministrazione del club.
Acqua dell'Elba Nico Basket - Green Le Mura Spring 63-51
Tutto pronto per la seconda tappa della NextGen Cup 2025 che vedrà impegnata, dal 2 al 4 gennaio, l’Estra Pistoia Basket con la compagine Under19 Eccellenza guidata da coach Eduardo Perrotta che torna in campo con la volontà di tentare l’impresa.
In un rush finale vietato ai deboli di cuore, l’Estra Pistoia Basket annusa l’opportunità di tornare alla vittoria grazie a 7′ nell’ultimo periodo di grande intensità in casa della neo co-capolista del campionato.
I corsi sono rivolti ai principianti, sono pomeridiani e non hanno una durata definita.
"Raccontami un libro", di Ilaria Cecchi
A partire dal 2010 dal Ministero della Salute è stato affidato ad Agenas (Agenia nazionale per i servizi sanitari regionali) la realizzazione del Programma Nazionale Esisti (PNE) che ha l’obiettivo di introdurre la valutazione sistematica degli esisti di 1475 istituzioni pubbliche e private accreditate dal Servizio sanitario nazionale. I 46 indicatori PNE sono relativi ai seguenti ambiti: mortalità a breve termine, riammissione a breve termine, procedure chirurgiche, complicanze a breve termine a seguito di specifici interventi e tassi di ospedalizzazione.
Gli ospedali facenti parte dell’indagine rispetto ad ogni ambito analizzato sono classificati in tre fasce: peggiore della media nazionale, nei livelli medi nazionali e migliore della media.
I dati 2010 sono stati resi noti nei giorni scorsi dal Ministero della Salute.
Le strutture ospedaliere esaminate dal rapporto Agenas sono 86 ed i risultati vengono considerati dalla regione toscana nel complesso lusinghieri pur nella loro eterogenità.
Per quanto riguarda la AUSL3 di Pistoia vengono considerati migliori della media gli esiti che riguardano la cura dell’infarto miocardico acuto, sia come utilizzo di metodiche considerate appropriate (angioplastica) sia per quanto riguarda i livelli di mortalità post trattamento.
Inoltre si registra una performance sopra la media per quanto riguarda la proporzione di taglio cesareo dove l’Ospedale di Pescia è il secondo migliore della Toscana e quello di Pistoia che nel 2010 aveva una percentuale nella media, nel 2011 ha migliorato il suo risultato.
Anche per quanto riguarda la tempistica degli interventi ortopedici considerati nell’indagine, l’esito raggiunto dalle strutture dalla AUSL di Pistoia è superiore rispetto alla media. Nel particolare per quanto riguarda gli interventi entro 48 per la frattura del collo del femore nel 2011 l’operato è ulteriormente migliorato fino a raggiungere nel secondo semestre l’80% di fratture trattate entro due giorni.
Alcune criticità sono state riscontrate nella cura della BPCO (bronco pneumopatia cronica ostruttiva) dove si registrano alti tassi di ospedalizzazione e di riammissioni a 30 giorni.
Tassi di riammissione più alti della media si riscontrano anche per l’Ictus dove però la mortalità a 30 giorni dal primo accesso risulta nella media nazionale.
Dall’indagine emerge conferma di un ricorso appropriato all’ospedalizzazione, poiché per quasi tutte le patologie, ad esclusione della già citata BPCO, l’Azienda registra degli esiti al di sopra delle media nazionale. Questo come conseguenza di un lavoro di de-ospedalizzazione e di definizione del livello appropriato delle cure, mediante la definizione con i MMG di percorsi per la cura di alcune tra le patologie croniche più frequenti e l’attivazione di modalità di erogazione del servizio, alternative al ricovero (osservazione breve intensiva o percorso ambulatoriale).
“Sia nella riduzione dei cesarei sia nel trattamento delle fratture al femore – è il commento del direttore sanitario Silvia Briani- gli obiettivi sono stati raggiunti per l’ottimo coordinamento tra le diverse figure professionali, mentre per quanto riguarda la cura dell’infarto la continua esperienza formativa del personale sanitario dedicato, insieme alla dotazione tecnologica hanno permesso di sviluppare un percorso di eccellenza per una patologia così grave e impegnativa. Per quanto riguarda invece gli aspetti negativi emersi –ha sottolineato Briani- li abbiamo affrontati durante la programmazione del 2012 anche insieme agli stessi operatori”.