Quello che sotto l’albero di Natale era un semplice biglietto di auguri, e di regalo, decisamente particolare si è trasformato in un’esperienza unica domenica scorsa, in occasione della 14° giornata di Lba 2024/25 tra Estra Pistoia Basket e EA7 Armani Milano.
Il lungo weekend dell’Epifania ha riportato in campo i ragazzi del settore giovanile di Pistoia Basket Junior.
Prime gare podistiche dell’anno e Silvano Fedi già protagonista negli appuntamenti del calendario.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Andrew Smith.
E’ amaro il debutto assoluto sulla panchina dell’Estra Pistoia Basket per il neo coach Gasper Okorn.
Una gara altamente competitiva, con carabine e pistole ad aria compressa, che ha richiamato, sulle linee di tiro quasi tutti i tesserati della locale sezione di Tiro a segno.
In una giornata di sole ma fredda si è disputata nella località di Caserana, frazione del comune di Quarrata, l’edizione numero 26 della classica gara podistica denominata <<Cronocaserana>>.
Dopo poco più di una settimana dal suo arrivo in casa Estra Pistoia Basket, e avendo già archiviato la partita di Brescia con il vice Tommaso Della Rosa al suo posto in panchina, è tempo di presentazione del neo coach Gasper Okorn.
Inaugurazione della mostra “Voce interiore - quiete introversa”.
Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina.
Il 29 giugno alle ore 16.00 presso il Refettorio di S. Michele in P.zza Matteotti, 13, studiosi da tutta Italia a Pescia per approfondire una delle figure più rappresentative del Risorgimento.
Si tratta di un’occasione di confronto e di approfondimento - promossa dall'Associazione Studi Sismondiani - per ricordare il Ginevrino che alla fine del ’700 decise di prendere patria in Valdinievole, a Pescia, e contribuì in maniera determinante all’identità culturale della nazione, in una prospettiva non solo italiana, ma anche europea.
Il suo Tableau de l’agriculture toscane (1801), che descrisse la conduzione mezzadrile nella sua proprietà di Valchiusa, rimane tutt’oggi un canone incontrastato per la storia dell’agricoltura toscana.
L’incontro pesciatino prevede l’intervento di storici, letterati e filosofi, a partire dall’intervento sulla filosofia della storia di Sismondi di M. P. Casalena (Università di Bologna); segue l’analisi di Beniamino Bedini (Università di Pisa) dei rapporti intercorsi tra Sismondi e Manzoni il quale impiegò numerose fonti sismondiane nei suoi lavori (come ad es. nel Conte di Carmagnola), ma soprattutto saranno affrontati i principali punti di contrasto dal punto divista teologico fra i due autori, divenuti pubblici nelle Osservazioni sulla morale cattolica.
Sull’importante tema della ‘ricchezza territoriale’ tratterà Giuseppe Pioletti (Università di Catania), il quale formulerà l’ipotesi che solo partendo dall’indagine e dalla ricostruzione dei nessi interni al pensiero politico-economico di Sismondi, sia possibile risolvere i nodi problematici che questo pone.
L’incontro terminerà con una discussione in cui interverranno Francesca Sofia, Mirena Stanghellini Bernardini e il presidente dell’Associazione Aldo G. Ricci.
Jean-Charles Léonard Simonde de Sismondi (Ginevra, 1773-ivi, 1842) figura a buon diritto nel pantheon dei padri della nuova Italia, il cui processo di gestazione cominciò in parallelo con l’arrivo delle truppe francesi nel nostro Paese, sulla scia delle convulsioni politico-militari seguite alla Rivoluzione francese.
I Sismondi discendevano da una famiglia pisana trapiantata nel Delfinato nel XV secolo, dove abbracciarono il calvinismo e il loro nome venne francesizzato in Simonde.
A Pescia si conserva presso la sezione di Archivio di Stato il suo vasto archivio personale,che Sismondi volle rimanesse sul territorio, e la sua villa di Valchiusa, oggi di proprietà comunale e sede della Biblioteca civica C. Magnani.
Tra i lavori principali della sua opera la Storia delle Repubbliche del medioevo (dal 1807) e i Nuovi principi di economia politica (1819).
Lo studio era stato redatto alla luce delle crisi commerciali che avevano interessato l’Inghilterra e l’Europa in quegli anni ed era una criticaaperta della strada imboccata dagli economisti della “scuola inglese”, che faceva dell’economia politica una scienza autonoma, volta esclusivamente alla crescita quantitativa della produzione, senza considerare i problemi sociali posti dall’introduzione delle macchinee dalla conseguente crescita della disoccupazione, con inevitabili ricadute in termini di consumi.
* In allegato l'invito alla conferenza e il programma dei lavori