Intorno alle 22,40 di ieri i quattro rapinatori sono stati bloccati dalle auto dei carabinieri all'ingresso dell'A11 a Chiesina Uzzanese. Un'azione rapida e risolutiva, che non ha lasciato il tempo ai criminali di reagire in nessun modo. I militari erano sulle tracce dei malviventi già da qualche ora, avendo rinvenuto una delle due auto utilizzate nella rapina parcheggiata a Pieve a Nievole già prima del tramonto.

Il questore Manzo non nasconde soddisfazione per questa operazione: “Polizia e carabinieri hanno lavorato con grande sinergia come meglio non potevano: rapidi ed efficaci, hanno catturato i malviventi in pochissime ore. Malviventi professionisti e pericolosi, persone che non si fanno scrupoli a impugnare un arma e a usarla”.

I quattro arrestati sono tutti cittadini italiani di origine catanese, di età compresa tra 20 e 46 anni. Si cerca anche un quinto elemento, che pare si sia impossessato di 6mila euro del bottino. La banda era composta da cittadini pregiudicati per reati specifici. Uno di loro era tornato in libertà nel dicembre 2013, dopo aver scontato la propria pena in carcere.

La base della banda era a Monsummano, a casa di uno dei quattro catanesi arrestati: il “basista” dell'organizzazione viveva in città da diversi anni e aveva partecipato al colpo del pomeriggio in banca insieme al figlio di 21 anni.

“La cattura è appena avvenuta – continua il questore – dobbiamo capire e stabilire i vari ruoli all'interno della banda. Quel che è certo è che avrebbero compiuto altre rapine, 18mila euro per un gruppo così organizzato e determinato sono spiccioli: stavolta li abbiamo fermati in tempo”.

di Francesco Storai