Adesso Pescia: "Casse Comune vuote? Presidente del consiglio rinunci a indennità, assessori si taglino il 10%"
Adesso Pescia interviene per commentare l'ultima tornata elettorale. "Questo passaggio elettorale ha sancito la grande vittoria del Partito Democratico di Matteo Renzi. Prima ancora che l’azione di governo, appena all’inizio, le persone hanno premiato la grande carica innovatrice dell’impostazione politica che Renzi ha dato al partito di cui è segretario e al governo che presiede. La voglia di cambiare in modo costruttivo e realistico, ricreando un nuovo rapporto di fiducia tra i cittadini e la politica, ha prevalso sul tentativo di parlare alla pancia dell’elettorato facendo leva sul disagio e la rabbia delle persone. Ora tutti sappiamo che è stata data a Renzi, al suo governo, al partito Democratico, una grande possibilità; quindi ora bisogna procedere celermente con le riforme promesse e annunciate a partire da quella della politica e dei suoi costi, del lavoro, della pubblica amministrazione e del fisco. In sostanza c’e’ da modernizzare l’Italia, liberare risorse, ridefinire le potenzialità. E’ un’occasione che non può essere mancata. Anche a livello locale, a Pescia, il PD e la coalizione di centrosinistra hanno avuto un ottimo risultato sull’onda di un trend nazionale favorevole e di una proposta politica finalmente unitaria in un contesto generale dove il centrodestra si presentava sfibrato dalla precedente esperienza negativa di governo. Complimenti quindi ad Oreste Giurlani ed a tutto il centrosinistra, consapevoli del fatto che anche a Pescia ad un grande risultato corrisponde una grande responsabilità; quella del cambiamento vero e della soluzione dei problemi strutturali della città inevasi da anni: il rilancio del Comicent e la salvaguardia del comparto floricolo, la soluzione delle vicende del project financing a partire dalla vergogna dei parcheggi a pagamento in area ospedaliera, la difesa e lo sviluppo del presidio ospedaliero, la definizione di un grande progetto di sviluppo per collodi e la riqualificazione urbana del centro storico e delle frazioni. Queste sono le priorità che non aspetteranno tempo e devono essere risolte così come il centrosinistra ha annunciato in campagna elettorale operando in discontinuità con il recente passato e senza dimenticare, per onore di verità, che alcune di queste problematiche sono state generate o aggravate proprio da un’esperienza amministrativa precedente di centrosinistra che, non a caso, l’elettorato penalizzò al momento del voto. Quindi anche a Pescia, ci verrebbe da dire, deve essere ribaltata quella carica innovativa di metodi e contenuti dell’azione politica che Matteo Renzi ha promosso a livello nazionale. Aspettiamo fiduciosi le azioni concrete contando soprattutto sull’entusiasmo di una nuova classe dirigente locale che il PD ha il merito di aver in parte promosso. In ragione di quanto sopra, proprio per far capire a tutti che i tempi sono cambiati e che c’e’ la volontà di dare segnali completamente nuovi in discontinuità con il passato ci sentiamo, come associazione, di fare una proposta indistintamente rivolta a tutti i nuovi amministratori della città. Vista la drammatica situazione in cui versano le casse comunali, chiediamo ai consiglieri comunali e al Sindaco di dare un segnale di austerità stabilendo che la figura del Presidente del Consiglio ( che per inciso percepisce la stessa indennità di un assessore) riscopra il suo ruolo, funzione di garanzia peraltro non gravosa a livello di impegno lavorativo e temporale, rinunciando totalmente alla indennità , mentre gli assessori si decurtino lo stipendio di un 10% . Abbiamo pensato che quei circa 40.000 euro l’anno che vengono risparmiati potrebbero essere impiegati sotto forma di abbattimento in quota parte della rata di 300.000 euro annui stabiliti dal piano di rientro dal deficit imposto al Comune dalla Corte dei Conti, oppure più semplicemente in un fondo appositamente costituito nelle maglie del bilancio comunale per sostenere le associazioni di volontariato che si occupano dei più poveri e disagiati. Ci sembrerebbe davvero un bel segnale che dà la politica locale, l’idea che davvero dal 25 maggio qualcosa è cambiato".
Fonte: Adesso Pescia