“Chiediamo al sindaco Vanni di non accogliere nessun profugo a Monsummano”. E' questo il messaggio di fondo della petizione popolare lanciata da un gruppo di abitanti di Bizzarrino, frazione di Monsummano Terme, che attualmente sta spopolando sui social network. La petizione, che si autoprocalama “apartitica e apolitica”, si snoda attraverso sei punti che spiegano tutte le ragioni del secco rifiuto all'ospitare profughi in paese. La decisione dei cittadini proporre la petizione sarebbe avvenuta dopo l'annuncio del sindaco Vanni, che nelle scorse settimane ha ipotizzato l'arrivo, proprio a Bizzarrino, di un gruppo di profughi. Il documento si rivolge, oltre che al sindaco di Monsummano Rinaldo Vanni, al governatore toscano Enrico Rossi e al prefetto di Pistoia. 

Nella nota i cittadini firmatari fanno notare come sia ingiusto aiutare prima profughi invece che cittadini italiani, pensionati e disoccupati in primis, e che i profughi rappresenterebbero un pericolo per gli abitanti della Valdinievole in quanto provenienti da zone a stretto contatto con l'autoproclamato califfato islamico. 

Il testo del documento presenta ulteriori giustificazioni a sostegno del rifiuto all'accoglienza dei profughi: secondo i promulgatori della petizione coloro che scappano dalla guerra e dall'Isis dovrebbero prendere in mano il loro futuro ed organizzarsi in una resistenza come quella dei partigiani italiani durante l'epoca fascista, senza fuggire vigliaccamente all'estero. 

La petizione, che già circola online, verrà presentata a Bizzarrino nella giornata di domenica, in occasione di della festa paesana a Bizzarrino. Alleghiamo integralmente le due pagine del testo in questione. 

di Francesco Storai