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Chiedo scusa, forse non ho capito io.

Se le inadempienze che dichiari sono dl 2015 e del 2019, perché avrebbero dovuto rifiutare il rinnovo nel 2012?
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Quello che sotto l’albero di Natale era un semplice biglietto di auguri, e di regalo, decisamente particolare si è trasformato in un’esperienza unica domenica scorsa, in occasione della 14° giornata di Lba 2024/25 tra Estra Pistoia Basket e EA7 Armani Milano.

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Prime gare podistiche dell’anno e Silvano Fedi già protagonista negli appuntamenti del calendario.

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Una gara altamente competitiva, con carabine e pistole ad aria compressa, che ha richiamato, sulle linee di tiro quasi tutti i tesserati della locale sezione di Tiro a segno.

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La mostra "Anima e sguardi", di Giulia Marcucci, è a cura di Daniela Pronesti.

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L'inaugurazione della mostra "Atmosfere palustri - Natura e sentimento" di Ettore Pisano è in programma sabato 11 gennaio.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

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Guidi (Pd): "Sindaco ricordi che il programma elettorale deve essere rispettato…"

16/7/2015 - 12:44

PESCIA - Sulla pagina Facebook di "Adesso Pescia" è stato pubblicato un intervento di Lucia Guidi, che rappresenta la posizione dell’associazione in merito all’aumento della pressione fiscale nel Comune di Pescia.

 

"I consiglieri che condividono il nostro pensiero - scrive Adesso Pescia - hanno “comunque” votato favorevolmente al bilancio, perché stare in un partito, un grande partito come il Pd, vuol dire discutere, esprimere le proprie opinioni ma poi non far mancare il sostegno ai nostri amministratori. Confidiamo che, passato questo momento difficile, si possa dare piena attuazione agli obiettivi inseriti nel programma di coalizione, che sul tema “tasse locali” prevedono una diminuzione che passa attraverso la modulazione dei tributi per fasce di reddito".

 

Di seguito l’intervento di Lucia Guidi su Facebook. 
 

 

"Mi sembra opportuno, data l'importanza dell'argomento che martedì sera si è trattato in consiglio comunale, fare qui una breve sintesi di quello che è successo e puntualizzare la posizione che ho ritenuto opportuno tenere, come consigliere comunale, nel rispetto dei cittadini che poco più di un anno fa mi hanno onorato e dato la possibilità di sedere in consiglio fiduciosi che la mia elezione potesse rappresentarli e potesse garantire la realizzazione di quel programma che la coalizione di centrosinistra ha elaborato e sottoscritto e sul quale ha ricevuto un consenso tanto ampio.

 

Martedi sera noi consiglieri eravamo chiamati a esprimerci su temi delicatissimi per la città quali l'aumento dell'Irpef, l'approvazione del piano delle alienazioni di immobili di proprietà comunale e l'approvazione del bilancio preventivo. Sulla questione dei vari aumenti della tassazione locale, troppi, personalmente, anche nelle riunioni di maggioranza e di partito che si sono tenute nelle scorse settimane, durante le quali mi veniva da riflettere sul fatto che su queste tematiche delicate sarebbe stato più opportuno aprirsi a un maggiore confronto con la cittadinanza così come è stato costume dell’amministrazione nei primi mesi del proprio mandato, non ho mai nascosto il mio dissenso motivato e supportato da un programma elettorale nel quale, in merito alla questione, si facevano precise e importanti affermazioni, quelle di razionalizzare la macchina comunale, eliminare gli sprechi, seguire la strada delle funzioni associate fra comuni, garantire un'impostazione tributaria propria di un'amministrazione di sinistra riformista che tutelasse le fasce più deboli.

 

Non ho votato gli aumenti, o i ritocchi come qualcun altro preferisce definirli per sentirsi la coscienza meno gravata di Tari, Tasi, Imu e Imu agricola, come del resto non li hanno votati altri consiglieri del Pd che si riconoscono nel nuovo corso del partito a livello nazionale. Martedì sera l'aumento al massimo consentito dell'Irpef 0.8% era all'ordine del giorno di un consiglio troppo importante per non far sentire la mia voce che non è altro che la voce della gente con cui parlo quotidianamente che ho ritenuto fondamentale far sentire in consiglio. Ho riflettuto fosse opportuno, per l'ennesima volta, ricordare al sindaco ed alla giunta che un programma elettorale nel quale si fanno precise affermazioni e nel quale si traccia una precisa idea di città sia dal punto di vista fiscale, come in questo caso, ma anche dal punto di vista urbanistico, sociale, culturale ecc.e sul quale si viene votati, deve essere rispettato.

 

Gli elettori su tanto si basano per dare la fiducia ad un'amministrazione e giustamente esigono che l'idea di città che hanno scelto per i successivi cinque anni dalle votazioni sia concretizzata. L'abbassamento della soglia di esenzione al 8.500 euro lordi e l'aumento della tassazione per tutti i cittadini sopra quella soglia di reddito a parer mio è inaccettabile. Nel mio intervento martedì sera ho chiesto direttamente all'assessore al Bilancio come potesse tale decisione coincidere con il principio di equità sociale, soprattutto ricordando che già a livello nazionale è prevista una esenzione per famiglie con reddito inferiore o uguale a 7.500 euro, la così detta soglia di incapienza.

 

Mi meraviglio che su queste tematiche i sindacati locali non facciano sentire la propria voce a difesa dei più deboli ma al contrario firmino protocolli di concertazione dove viene detto tutto e il suo contrario. Siamo in un periodo storico di forte crisi economica e nel quale un'amministrazione responsabile, pur con enormi comprensibili difficoltà ha il dovere di preservare e tutelare i propri cittadini attuando una politica di contenimento fiscale e di manutenzione ordinaria dei beni già presenti sul territorio senza, almeno per il momento, avventurarsi in bellissimi e costosissimi nuovi progetti che sicuramente hanno un maggior impatto "pubblicitario" (passatemi il termine) sugli elettori, ma che una volta realizzati, se realizzati, anche se parzialmente finanziati da altri enti, costituiranno ulteriore spesa per la corretta e doverosa manutenzione e per le rate dei mutui che si dovranno contrarre per finanziare la quota parte di investimento a carico del comune.

 

Detto tutto questo, non senza conflitto interiore, nella parte conclusiva del mio intervento di martedì sera, facendo appello a quello spirito di servizio e di responsabilità verso la maggioranza alla quale appartengo, e nella quale voglio continuare la mia strada di critica costruttiva, ho scelto di non far mancare il mio appoggio precisando comunque che il tempo della campagna elettorale è finito e che ora è venuto il momento di concretizzare tutta quell'idea di città, vivibile, equa, riorganizzata e ben pianificata urbanisticamente, che abbiamo disegnato nel programma di governo e che, come ho detto, i cittadini tutti hanno il diritto di veder realizzata".

Fonte: Adesso Pescia
 
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17/7/2015 - 19:32

AUTORE:
Manolam.

Credo che il consiglio comunale abbia fatto il miglior lavoro possibile.

L'approvazione del bilancio non è mai stata indolore a Pescia; figuriamoci ora con la situazione attuale delle casse comunali e quella nazionale della riduzione dei trasferimenti che rischia tutti gli anni di mettere in crisi l'attività comunale.
Credo che proprio su questo si dovrà incentrare il dibattito politico: la fiscalità locale che garantisca l'effettiva autonomia da Roma della programmazione locale.

17/7/2015 - 15:50

AUTORE:
Piero

Ottimo intervento che traspare un'onesta volontà da vera amministratrice pubblica come dovrebbe essere nella totalità di chi si dedica oggi alla politica fattiva. Fa pensare male un bilancio di aumento di tasse e con conseguente impegno fimanziario di spesa per i soliti vergognosi lavori da "faraoni" come avviene purtroppo in altri comuni. Le auguro che questo onorevole spirito di servizio verso il popolo si rafforzi e la prossima volta voti senza indugi contro gli sprechi che non hanno nessuna giustificazione e che fanno ormai pensare ad altre cose compromissorie. Auguri

16/7/2015 - 22:50

AUTORE:
roberto

ANCHE QUESTA VOLTA, LASCIATEMELO DIRE PAGHERANNO SEMPRE I SOLITI. Se l'amministrazione non fa un serio progetto per l'evasione fiscale, se non elimina gli sprechi all'interno dell'apparato burocratico del comune, se non elimina i premi, se non accorpa il livello dirigenziale in uno solo, se non si cambia mentalita' nel lavorare pensando che si lavora per il cittadino, se non si rateizza in maniera consistente i pagamenti dei tributi, non si cambiera' proprio niente e il debito del comune diventera' una voragine senza fine, che portera' sicuramente al commissariamento dello stesso. Le promesse vanno mantenute, se cosi' non fosse i cittadini se lo ricorderanno, soprattutto da coloro che vivono nelle famiglie con reddito da una sola pensione: Non è il caso di dimenticare il disagio sociale