Il coordinatore di Forza Italia, Marco Silvestri, interviene sulle Terme.

"Apprendiamo con stupore le dichiarazioni fatte da Niccolai in consiglio regionale in merito a una interrogazione sul tema “Terme di Montecatini“ dicendo che l’argomento va affrontato in un dibattito serio.

Forza Italia replica al consigliere regionale che siamo stanchi di dibattiti e la città ha bisogno di fatti che a oggi, dopo 8 anni di amministrazione Bellandi, non ci sono.

Ci preme ringraziare l’intervento di Ilaria Michelucci e il consigliere regionale Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) per l’interrogazione presentata in Regione che evidenzia la situazione di stallo in cui si trova la questione Terme e cantiere Leopoldine.

Questa amministrazione si è impantanata sul problema principale, insieme alla scurezza, delle Terme. A oggi dopo gli spot elettorali della Regione e del sindaco non c’è nessuna novità, anzi rimane senza parole dopo che la società Terme chiede solo sacrificio ai propri dipendenti senza prospettare soluzioni che facciano intravedere una speranza a tutti i cittadini, a tutte le categorie economiche e soprattutto ai giovani il cui futuro è già comunque molto incerto e quindi si trovano costretti a cercare lavoro altrove, vista la precaria condizione in cui versa la città sia sotto il profilo della sicurezza che economico.

Il sindaco dovrebbe, secondo noi, intraprendere tutte le azioni necessarie per favorire lo sviluppo della città, la sua economia e il benessere dei cittadini in modo programmato e non in modo estemporaneo, ma a oggi non ci sembra che le sue attività abbiano prodotto risultati accettabili.

Purtroppo questa amministrazione non ha prodotto a oggi nessun piano strategico né di rilancio delle Terme né della città nel suo insieme, naviga a vista, contribuendo ad impoverire il tessuto sociale ed economico della città.

In tutta questa situazione Forza Italia chiede che si facciano almeno quattro cose concrete:
1)     La Regione paghi al Comune il sovrapprezzo delle azioni che si è presa al valore nominale di circa 16 milioni di euro e su questo chiamino in causa i revisori dell’ente Comune che nulla hanno detto a salvaguardia del suo patrimonio;
2)     Il Comune con queste risorse aumenti il capitale sociale della società Terme, riportandone il suo assetto al 50% ciascuno fra Comune e Regione e con questi soldi si finiscano i lavori alle Leopoldine, rivedendo il progetto iniziale;
3)     Il sindaco si faccia portavoce di iniziative concrete presso l’Unione Europea per chiedere un’aliquota agevolata al 2% per tutte la attività termali ricettive e ristorative delle città a vocazione termale; chieda dei finanziamenti europei con contribuzione a fondo perduto per favorire gli investimenti da parte degli operatori economici, finalizzati al rilancio dell’occupazione; chieda l’esclusione dagli studi di settore per almeno tre anni dal completamento degli investimenti; attui tutte le iniziative necessarie per promuovere in modo unitario con Regione e Stato la città e le sue Terme;
4)     I parlamentari della sinistra si occupino di favorire queste iniziative e di attivarsi per ottenere finanziamenti e contributi od iniziative private da parte di grandi imprese per il restauro dei nostri beni architettonici quali Tettuccio, Torretta che stanno cascando a pezzi".