MONTECATINI - Le segreterie comunali di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia intervengono sulle Terme.

"Nell'ultimo consiglio comunale straordinario sulle Terme la maggioranza era stata chiamata a fare chiarezza sul destino delle stesse, e invece verrà ricordato solo per la noiosa ricostruzione storico- drammaticabuonista fatta dal sindaco, che però, guarda caso, ha tralasciato di elencare i danni fatti dalla sinistra come i 500.000 euro dati ultimamente a Fuksas.

Un "niente assoluto", nessun piano Industriale presentato, nessuno obiettivo concreto per farle ripartire tantomeno nessuna risposta ai quesiti da parte dell'assessore Fratoni! Il "tutti insieme appassionatamente" ripetuto come un mantra dall’assessora De Paola, è tanto inutile quanto irrispettoso davanti a una città ridotta da Bellandi a fare lo zerbino della Regione. Fino a ieri Bellandi e il suo schieramento si sono nascosti dietro la promessa di un intervento della Regione, oggi smentito, alimentando e poi disintegrando le aspettative di tutti.

 
La sinistra regionale, come suo solito, ha nominato d'imperio un suo uomo come amministratore unico, Carlo Brogioni il quale a sua volta nomina come consulente aziendale Arabella Ventura, già direttore generale delle Terme di Casciana. Agli inizi la Ventura sembrava dover rottamare l'intero sistema, licenziare per contenere i costi, promuovere, togliendo la mela marcia rappresentata da Raffaelli, ma che quando ha alzato il coperchio del pentolone, ci ha guardato dentro richiudendolo velocemente e asserendo che andava tutto bene adeguandosi poi alla ristagnante sudditanza ormai adottata da Bellandi e Co.

Unica iniziativa di spicco la convocazione di un’assemblea di albergatori per coinvolgerli nella vendita di creme e fanghi senza considerare che i clienti termali sono estinti definitivamente grazie alle non Terme. L’entusiasmo del presidente Apam a tale iniziativa è la cartina tornasole della sudditanza di una categoria che un tempo invece avrebbe messo spalle al muro Comune e Regione a difesa del prodotto cittadino. Ma quali creme? Oggi gli hotel di categoria che hanno investito nelle Spa dovrebbero essere dotati di acqua termale per qualificare i propri trattamenti e sopperire allo sbando delle Terme.

Prima la notizia di una lettera di sollecito per un finanziamento “smarrito”, (forse se ne erano scordati?) che il ministero dei beni culturali avrebbe deliberato nel 2009. Non è possibile dopo 7 anni scrivere una letterina. Qualsiasi imprenditore privato avrebbe diffidato con una schiera di legali il concedente per ottenere un finanziamento di tale entità.

Poi un articolo sui famosi 5 milioni del Cipe, per acquistare la palazzina termale, senza dirci le modalità con cui tale valore è stato attribuito e a quale titolo. E non dimentichiamo che come soci delle Terme il 40% di questa è già nostro. Si ripete la storia della pineta, acquistata, strapagata e poi lasciata nel degrado.

Noi replichiamo che siamo stufi di parole vogliamo fatti, vogliamo idee, vogliamo concretezza. Oggi non vediamo nulla, leggiamo solo annunci, promesse, piani industriali fantasma da parte di questa sinistra che governa oramai da 6 anni la città e da sempre la Regione e fatti non ne produce. Solo parole. Tante. 

La presidente della commissione partecipate, che ci ha rimproverato di non essere propositivi, che appoggi la nostra proposta per chiedere lo stato d'emergenza e di crisi del comparto termale, a sollecitare tutte le istituzioni a fare passi concreti per attivarla con urgenza (determinerebbe la rateizzazione del pagamento delle tasse nazionali e locali, la sospensione delle rate dei mutui e delle cartelle di equitalia). 

E ancora si adoperi a fare una convocazione urgente della commissione che presiede, con il presidente organo di revisione e del dirigente servizi finanziari e società partecipate, in cui presentare un documento per la formale richiesta di approfondimento alla Corte dei Conti a salvaguardia del patrimonio del Comune, perché, cari amici, se a qualcuno fosse sfuggito, non siamo più soci paritari con la Regione, questa preziosa parità è stata vanificata dal sindaco e dalla sua giunta che hanno perso la maggioranza della società Terme, a scapito del Comune con un danno erariale di almeno 16 milioni, grazie a un aumento gratuito di capitale effettuato dal socio Regione senza pagamento di alcun sovrapprezzo.

E’ vitale adoperarsi al che la Regione paghi tale sovrapprezzo al Comune, cosicché il Comune con tali risorse aumenti il capitale sociale della società Terme riportandone il suo assetto al 50% e con questi soldi si finiscano le Leopoldine. E per favore, non diteci che è tutta colpa nostra facendo a scaricabarile e rimandando così risposte e azioni. Se siete a conoscenza comprovata di irregolarità imputabili esclusivamente all’allora amministrazione di centro destra e ai suoi uomini, denunciatele. E’ vostro dovere. Ce ne assumeremo la responsabilità. Così come è arrivato il momento di mettere sul piatto, nel caso risultassero, anche le vostre. E chi non se la senta di lottare per il futuro della nostra città, di maggioranza od opposizione che sia, si dimetta".