La lista "SìAmo il Ponte" interviene dopo il consiglio comunale.

"Ieri si è tenuta la seconda seduta del consiglio comunale, in quanto quella del 10 non aveva avuto luogo per la mancanza dei requisiti di convocazione. La riunione ha subito riservato nuove sorprese, in quanto in apertura il consigliere di Siamo il Ponte Andrea Cecchi, ha interrogato il sindaco chiedendo se il Comune fosse rispettoso delle normative, dei regolamenti e delle disposizioni statutarie per quanto riguarda la convocazione dell’assemblea e per tutte le altre deliberazioni assunte sia dalla giunta sia dal consiglio e sia a conoscenza di situazioni di irregolarità.

Di fronte all'iniziale stupore Cecchi ha specificato di riferirsi non soltanto alle molteplici irregolarità, alcune lievi altre più gravi, presenti nelle poche delibere finora approvate dall'amministrazione, ma soprattutto all'atto di nomina dei componenti della commissione elettorale, primo atto della consiliatura a guida Tesi e caratterizzato dal curioso sostegno del Pd a Buonamici, che sembrerebbe essere stato varato contro le disposizioni di legge, richiamate nella proposta di deliberazione, ma stranamente scomparse nel testo successivo alla votazione.

In particolare la norma prevede che il sindaco non partecipi alla votazione, ma al contrario, come dopo alcuni tentennamenti ha ammesso anche il diretto interessato, il primo cittadino ha espresso il proprio voto come gli altri consiglieri, rendendo quindi il provvedimento illegale.

Il gruppo consiliare Siamo il Ponte ha chiesto pertanto che fosse subito chiarito il disguido, quindi annullato l'atto e si procedesse a una nuova votazione. Non essendo tuttavia presente il segretario comunale perché in ferie, sostituito dal segretario vicario, la maggioranza ha deciso di attendere il suo ritorno per procedere entro pochi giorni a sanare questa situazione imbarazzante.

Speriamo tuttavia, a costo di doverci ripetere, che questa serie di gaffe, per non dire di peggio, che ha contraddistinto la partenza della giunta Tesi abbia fine al più presto, altrimenti le molte promesse elettorali che il primo cittadino ha nuovamente ripetuto in consiglio, oltre a non essere realizzate, potrebbero addirittura danneggiare seriamente i cittadini".