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La maggioranza perde pezzi: lascia il capogruppo di "Pistoia concreta" Iacopo Vespignani

20/5/2020 - 19:44

PISTOIA - Iacopo Vespignani (Pistoia concreta) annuncia, con una lunga lettera, di voler lasciare la maggioranza a sostegno del sindaco Alessandro Tomasi.


"Questa mattina ho comunicato al sindaco che non farò più parte della maggioranza. Non è semplice mettere insieme le parole per spiegare le ragioni della mia uscita dalla maggioranza. Ma ci proverò.

 

Le ultime sono state giornate e nottate difficili. Fatte di riflessioni e confronti. Ho dovuto scavare dentro me stesso come mai ho fatto, per arrivare a prendere una decisione che sicuramente avrà delle conseguenze, che mi esporrà anche a critiche ma che oggi è l’unica che posso prendere. E’ stato faticoso e, voglio essere sincero, a tratti doloroso. E lo è tutt’ora.

 

Chi mi conosce sa quanto la mia candidatura con il centro destra sia stata pensata e ripensata. I dubbi che mi hanno attanagliato. La paura di non essere pronto e soprattutto di farlo in una compagine lontana da me. Ma come ho sempre detto l’ho fatto e lo rifarei 1000 volte, per un motivo solo, perché il candidato si chiamava Alessandro Tomasi.

 

E per lui ho vacillato fino a poche ore fa. Stavo ancora una volta decidendo di non fare questo passo per la riconoscenza, l’affetto e l’amicizia (ne parlo più avanti) che provo e continuerò a provare per lui. Ma non sarei stato io, non sarei stato convinto fino in fondo della mia scelta. E soprattutto, da irrequieto e insoddisfatto, sarei stato un problema per la maggioranza più di quanto lo sia stato in questi tre anni.

 

Inutile girarci intorno. Gli accadimenti di questi giorni sono stati determinanti per questo epilogo. Se dicessi però che tutto si circoscrive alle ultime 96 ore non sarei sincero ma ipocrita. E spero mi si riconosca di essere sempre stato schietto e onesto intellettualmente.

 

E’ evidente e immaginabile che negli anni ci siano stati momenti di attrito e accesi confronti su svariati temi. Che alcune volte sia stato vicino lo strappo. Chi fa politica e ha vissuto le maggioranze sa a cosa mi riferisco. Ma mai avrei potuto abbandonare la barca - mi cito - e sottrarmi alle responsabilità per questioni prettamente tecniche. Ma alla domanda se sia pienamente soddisfatto del lavoro fatto fino a oggi non posso rispondere un si convinto. C’è ancora molto da fare. Ma credo di non dire nulla di nuovo. Su questo sono sempre stato poco diplomatico e molto diretto.  

 

L’episodio del post di Galligani e la gestione successiva, anche per colpa mia, e di questo mi assumo le responsabilità, hanno posto la questione su un altro piano. Il corto circuito che si è verificato ha innescato una serie di reazioni a catena. Per quanto mi riguarda anche interiori, che sono montate di ora in ora fino a scoppiare pochi minuti prima del consiglio di lunedi.

 

Conosco il valore dell’amicizia nella vita, ma non può e deve essere il motore delle decisioni in politica. Perché questo sentimento nobile offusca e porta a fare scelte o in alcuni casi, a non fare scelte, che non fanno il bene della comunità. La conseguenza inevitabile è stata quella di un finimondo anche mediatico, e su questo dopo tornerò brevemente, che ha in un certo senso creato movimenti tellurici sia all’esterno ma anche all’interno delle varie configurazioni e ha messo in discussione gli equilibri e i rapporti. Ho dovuto ripensare al mio ruolo all’interno della configurazione del governo cittadino, all’impegno profuso in questi 3 anni come consigliere, capogruppo ma anche riferimento di una lista civica e dell’associazione collegata. Un ruolo di collettore che non so davvero se sia stato all’altezza di portare avanti. Per cui ho deciso di non proseguire. 

 

Su Lorenzo Galligani già è stato detto tanto. Io so cosa avrebbe dovuto fare e quando. Non l’ha capito e non glielo abbiamo fatto capire. Almeno in un primo momento. Ma non posso però esimermi dal commentare quanto accaduto lunedì scorso in consiglio e soprattutto fuori. Un aspetto è la valutazione politica, e la volontà anche di aggravare il giudizio, sempre politico, sulla sua figura cercando in tutti i modi di screditarlo. Altra cosa come si è realizzata. E come sta proseguendo. È stata innescata una campagna violentissima, una vera tempesta di odio nei suoi confronti, che penso travalichi ogni limite dell'azione politica. Le ripercussioni sono pesantissime per Lorenzo e per la sua famiglia e i suoi affetti. Come ho preso concretamente le distanze dalle sue parole, le prendo adesso anche da questa analoga spirale di violenza e chiedo a tutti un gesto di ragionevolezza e di umanità, la stessa che si dice di voler difendere. Fermatevi.

 

Chiudo coi ringraziamenti. Voglio ringraziare i miei colleghi consiglieri di Pistoia Concreta per il percorso fatto insieme. Non si può spiegare a parole quello che abbiamo vissuto. Le riunioni, gli incontri, le proposte, gli studi, i messaggi, le chat, gli abbracci, le offese, gli allontanamenti. Ci siamo bagnati con lacrime di gioia ma anche di delusione. Ringrazio anche tutti i componenti della lista civica e dell’associazione per il sostegno che mi hanno sempre dato. Le liste civiche sono delle entità difficili. Se da una parte hanno il vantaggio di poter essere libere e di non avere “vincoli” dall’altra la coesistenza di anime con diverse sensibilità e idee spesso può rappresentare un ostacolo. Li ringrazio perché magari in alcune occasioni hanno dovuto accettare nostre decisioni e prese di posizione senza un confronto profondo. Ringrazio i colleghi di maggioranza, con alcuni di loro è nata una bella amicizia, eredità di questi anni. Ringrazio tutta la giunta per l’impegno infinito che sta mettendo in questo compito davvero difficile. Ringrazio tutto lo staff del sindaco. Il sindaco. A lui ho già detto tutto a voce. Le parole, gli sguardi, la stretta di mano di ieri sono cose che conservo e conserverò solo per me. Lo ringrazio per la libertà che mi ha sempre concesso di poter fare e dire quello che ritenevo giusto. Permettetemi una menzione per tutti coloro che mi hanno votato e mi hanno dato fiducia nel 2017. Se vi ho deluso mi dispiace proverò a farvi ricredere in questi ultimi due anni.

 

In ogni caso da oggi parte la seconda stagione della mia esperienza. E sarà caratterizzata dall’impegno che mai è mancato. I temi per cui mi sono candidato sono ancora la mia priorità. E ci proverò sapendo le difficoltà. Credetemi sarò il primo ad esultare se i progetti, a cui anche io ho lavorato in questi anni, vedranno la luce nei prossimi mesi. Perché Pistoia se lo merita".

 

Questo il brevissimo commento del sindaco Alessandro Tomasi:

 

“Prendo atto della decisione del consigliere Vespignani e la rispetto, anche se non posso condividerla. Auspico che il suo lavoro per il bene della città non venga meno e che continuerà a stimolare il dibattito democratico con temi stimolanti e propositivi come di consueto”.

 
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