Il sindaco Alessandro Tomasi, dopo aver partecipato, ieri sera, all’assemblea a Villa di Baggio, interviene contro la drastica riduzione del servizio degli uffici postali che sta interessando le zone collinari.

«Quello delle poste è un servizio che ha una missione pubblica e che non può essere cancellato o ridotto per altri interessi. Durante il periodo di emergenza Covid, ci sono state riduzioni drastiche, o addirittura chiusure, degli uffici postali. Ho raccolto il grido di allarme della Valle delle Buri e di Cireglio scrivendo per due volte al direttore delle Poste di Pistoia, Alfonso La Cava, e ieri ho partecipato all’assemblea convocata a Villa di Baggio, da cui è emersa la necessità di tornare alle normali aperture.

Non vorrei che il Covid diventasse il pretesto per dare il via libera alla chiusura degli uffici postali della nostra collina e della nostra montagna. Voglio credere che non sia così altrimenti sarebbe inaccettabile e voglio prima di tutto ringraziare i dipendenti degli uffici che hanno affrontato il periodo di emergenza.

Chiedo a Poste che garantisca a breve le normali riaperture. Il nostro territorio comunale è enorme, 235 chilometri quadrati, e per questo ha bisogno di servizi capillari. In un comune che va da Bottegone all’Orsigna, non si può pensare che gli abitanti di Cireglio o di Pracchia scendano verso il centro per andare alle poste. Non è possibile applicare su Pistoia i parametri classici che si usano sui territori che non hanno la nostra conformazione.

Di sicuro per questi servizi, che hanno un interesse pubblico, non si possono applicare tagli in nome del risparmio. Ieri in assemblea i sindacati lamentavano una carenza di organico. Proprio ieri sera, dopo l’ennesima richiesta, mi è arrivata una mail in cui si annunciava che Poste Italiane avrebbe attuato un progressivo ripristino dei servizi. Per Pistoia viene indicato solo l’ufficio di via Modenese 559, per un totale di due giorni a settimana.

Come Comune – sottolinea il sindaco - abbiamo fatto delle precise scelte per evitare, per quanto possibile, lo spopolamento della collina e della montagna. Abbiamo ridotto la tari per utenze domestiche e non domestiche, siamo intervenuti sugli edifici scolastici, abbiamo aperto uno spazio 0-6 alle Piastre, rifatto il ponte all’Orsigna, dove adesso sono in corso i lavori sulle fognature, e introdotto con la Società della salute il bonus per famiglie che hanno bambini fino a 3 anni (per Pracchia e Orsigna). Sono inoltre in corso i lavori per rifare le aree gioco di Cireglio e di Pracchia (dove stiamo realizzando anche aree per lo sport) e per la metanizzazione della Valle delle Buri, metanizzazione che riusciremo a garantire anche a Cireglio, Le Piastre e Castello di Cireglio. Stiamo parlando di circa 700 famiglie che potranno avere il gas in casa.

Non si può andare – continua il sindaco - contro le politiche che sta portando avanti il Comune. Poste chiarisca formalmente che a settembre il servizio tornerà regolare».