A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Andrew Smith.
E’ amaro il debutto assoluto sulla panchina dell’Estra Pistoia Basket per il neo coach Gasper Okorn.
Una gara altamente competitiva, con carabine e pistole ad aria compressa, che ha richiamato, sulle linee di tiro quasi tutti i tesserati della locale sezione di Tiro a segno.
In una giornata di sole ma fredda si è disputata nella località di Caserana, frazione del comune di Quarrata, l’edizione numero 26 della classica gara podistica denominata <<Cronocaserana>>.
Dopo poco più di una settimana dal suo arrivo in casa Estra Pistoia Basket, e avendo già archiviato la partita di Brescia con il vice Tommaso Della Rosa al suo posto in panchina, è tempo di presentazione del neo coach Gasper Okorn.
Virtus Bologna – Estra Pistoia 57-67.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver perfezionato l’accordo, fino al prossimo 30 giugno, con il pivot Derek Cooke Jr. Il giocatore indosserà la maglia numero 10.
Ultime gare del 2024 per i podisti della Silvano Fedi, che hanno chiuso l’anno con 131 successi e una valanga di ottimi piazzamenti.
Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina.
I corsi sono rivolti ai principianti, sono pomeridiani e non hanno una durata definita.
Giovedì 10 settembre, a partire dalle 21:15, prosegue in piazza del Grano la stagione pesciatina del teatro all’aperto con la commedia «Le cognate», di Michel Tremblay, rappresentata dal Laboratorio teatrale del Liceo Lorenzini con il patrocinio del Comune: dodici donne esasperate dalla vita si riuniscono per incollare i punti-premio di un concorso milionario – speranza illusoria di una vita migliore – e parlano, si accapigliano, in un crescendo di follia quotidiana che è la nostra stessa follia.
Jula Bevilacqua e Filiberto Segatto curano la messa in scena mantenendo il linguaggio formale originario di un «teatro povero», incentrato sull’azione scenica e sulla interazione tra attori e pubblico. Il carattere corale della rappresentazione, presupposto già nell’originale, è stato accentuato dal lavoro che, secondo la tradizione del Laboratorio, è stato compiuto sulla sceneggiatura al fine di adattarla alla performatività dei giovani attori. Il teatro dunque come creazione collettiva e come riflessione sui tarli della contemporaneità, attraverso il sarcasmo e la confusione di genere, che è di per sé una protesta all’omologazione.
Un’opera che diverte ma al contempo spinge a una disamina interiore, secondo la lezione pirandelliana: l’umorismo è il sentimento del contrario generato dalla riflessione sul dramma che si nasconde dietro al riso, e dunque dentro di noi.