Buon sabato cari lettori, ricorderete sicuramente il grande autore cileno Luis Sepulveda che ci ha regalato tantissime opere. Oggi vi parlerò di una di esse che parla della lentezza… sì, esattamente.

In un mondo dove tutto corre troppo veloce, dove spesso si perde l’essenza e il valore di ciò che viviamo, il grande autore cileno ci fa riflettere su quanto sia importante procedere a piccoli passi.

“Storia di una lumaca che capì l’importanza della lentezza” è un piccolo libro di 95 pagine con poche illustrazioni in bianco e nero, ma molto esaustive e ci parla di una lumaca che abita in un prato chiamato: “Paese del Dente di leone” che a differenza delle altre, si interroga sul motivo della loro lentezza e si chiede perché loro non hanno un nome che le identifichi e  lo trova ingiusto.

La lumaca continua a porre queste domande alle sue compagne, ma loro non la comprendano, sembrano quasi infastidite dalla sua presenza ed è così che  lumaca parte per un lungo viaggio che la porta a incontrare una tartaruga che sarà la prima a darle un nome: “Ribelle”.

Prosegue il suo viaggio la piccola protagonista e si imbatte in un gufo simpatico che le dà numerosi consigli, perché la  lumaca prova paura, tantissime volte, ma con il tempo comprende che una vera ribelle conosce la paura, ma la sa vincere.

E’ una bellissima favola ricca di significati simbolici,  parla dell’emancipazione, della voglia di indipendenza, descrive la lentezza come un dono per vedere il mondo con occhi diversi e offre un ottimo spunto di riflessione: tutti cerchiamo la nostra: ”terra promesssa”, eppure essa abita solo in fondo ai nostri cuori. 

Età di lettura: da 10 anni in poi.

Vi aspetto martedì, con i consigli di lettura di Valentina.

di Ilaria Cecchi