Il bilancio licenziato in queste ore dal consiglio regionale prevede un contributo di un milione di euro per la realizzazione del palazzetto nell'area ex Pallavicini: nello specifico sono stati stanziati 500mila euro per il 2024 e altrettanti per il 2025.

«La misura – commenta la consigliera regionale del Partito democratico, Federica Fratoni – è stata inserita nel maxi-emendamento presentato in aula dal presidente Eugenio Giani e preventivamente condiviso con la sottoscritta. Tutto ciò a ulteriore dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che tutti noi lavoriamo nell'interesse della città, soprattutto su un tema così critico come l'impiantistica sportiva».

Una notizia importante per Pistoia, visto che c’è interesse per realizzare un nuovo polo in quell’area ma, allo stesso tempo, adesso ci sarà anche una ulteriore e maggiore attenzione da parte della Regione Toscana sull’avanzamento dell’opera.

«Ci sono alcune condizioni che ricadono tutte in capo all'amministrazione comunale e sulle quali vigileremo – aggiunge Fratoni – Prima di tutto la presentazione di un progetto, ancora oggi non disponibile, sul quale aprire un confronto con il mondo sportivo e con la comunità tutta. In seconda battuta il reperimento delle ulteriori risorse necessarie al finanziamento dell'opera e, altrettanto importante, la soluzione di alcuni nodi di grande criticità della zona, fra i quali la viabilità della “Montalese” e la definitiva sistemazione dell'area a verde, con annessa illuminazione pubblica. Tutto questo sarà oggetto di un accordo formale fra Regione e Comune. Resta il rammarico di non aver potuto lavorare a una progettualità più ambiziosa, magari un impianto polivalente con annessa piscina esterna da 50 metri, da collocare in un'area da rigenerare urbanisticamente e senza consumo di ulteriore suolo – conclude la consigliera regionale - Sono sicura che in quel caso le risorse regionali sarebbero state maggiori, potendo anche attingere ai fondi comunitari, come del resto le risposte offerte alle istanze degli sportivi e della cittadinanza».