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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
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VALDINIEVOLE
Alleanza per l'Italia: "Gravi la situazione di crisi e le insolvenze dei debiti"

18/5/2011 - 19:48

Vincenzo Ippolito (Alleanza per l'Italia) fa un lungo intervento sulla crisi economica e sulla insolvenza dei debiti.

 

"I debiti non onorati hanno raggiunto, nel 2010,  un valore elevatissimo: il 2% del Pil nazionale, corrispondente a 31 miliardi di euro.  Si tratta finora principalmente di bollette e di rate. Le famiglie italiane - in difficolta' a causa del perdurare di questa ingente crisi economica - non riescono a far quadrare il bilancio e a pagare bollette delle utenze e rate di vario genere. Le fonti da cui ApI ha tratto questi dati sono molto autorevoli: Unirec (Unione nazionale delle imprese di recupero crediti) e “Il Sole 24 Ore” ed i dati saranno dettagliati nel  “Primo rapporto annuale dei servizi per la tutela del credito”, che sara' presentato venerdi' 20 maggio a Roma.
 
 Se è vero che quella appena accennata è una situazione di vera e propria emergenza in alcune regioni del Sud  (la Sicilia, ne detiene purtroppo il poco onorevole primato) è altrettanto vero che il fenomeno è sicuramente presente anche qui in Toscana ed altrettanto sicuramente anche in Valdinievole.
Ciò che deve fare riflettere è il dato che piu' della meta' dei debiti non onorati riguarda bollette di utenza di luce, gas, telefonia e servizi Adsl, mentre il 38% di essi si riferisce a finanziamenti, a rate, carte di credito e mutui.
Sono in aumento, nel 2010, anche la percentuale di multe e tasse sui rifiuti non pagate: circa il 5,8% della ricchezza prodotta così non viene pagata nei tempi previsti alla Pubblica Amministrazione che ne è creditrice e pertanto la quantità e la qualità dei servizi ne risente.
ApI sollecita ad ogni cittadino una riflessione profonda in merito: troppo spesso si leggono sui giornali locali che “sono in arrivo cartelle di pagamento relative ad evasione di ICI, multe non pagate e spazzatura non pagata”.  Se i cittadini non riescono a far fronte alle utenze ed alle tasse più elementari derivate dai servizi indispensabili per la vita economico-sociale della città, ciò vuol dire che la situazione è realmente grave, più grave di quanto previsto.

Una situazione del genere mette a repentaglio, nell’immediato e nell’immediato futuro, la sopravvivenza di ogni economia locale, anche della più primordiale, e deve suonare per ogni cittadino come un campanello di allarme cui ognuno deve porre rimedio.
Il rimedio più efficace - vecchio come il mondo - è duplice ma naturale: il contenimento delle spese ed il risparmio.
Con la crisi galoppante che è in atto, il risparmio è al momento realmente difficile, la maggior parte delle famiglie si trova nella necessità di ridurre il tenore di vita raggiunto ad un livello più basso: mettere soldi da parte è al momento un sogno di difficile attuazione.
ApI ritiene che il contenimento delle spese risulti sicuramente più realizzabile. Importante non contrarre debiti o contenerli ai casi di effettiva necessità. Il credito al consumo, usanza importata dagli Stati Uniti ormai da molti anni, al momento non solo non agevola l’economia familiare ma la aggrava ulteriormente, determinando - in conseguenza dell’aumento dei debiti contratti - il difficile mantenimento anche delle spese più piccole e necessarie, quali le bollette delle utenze. In più aggrava anche l’economia locale in generale determinando per le famiglie, soffocate dalle rate, l’impossibilità di spendere.
Le cifre dovute dagli utenti e non pagate (in media l’importo di ogni pratica è appena inferiore ai mille euro) vengono passate ad organismi preposti al recupero crediti che ne sollecitano il pagamento applicando interessi di mora molto elevati previsti in percentuale rispetto alla cifra originale dovuta e, avvalendosi delle leggi a loro favorevoli, recuperano prima o poi in maniera coatta il credito, obbligando il debitore a pagare guadagnando notevolmente e aggravando ancora di più le condizioni economiche del cittadino insolvente.       
Ma al giorno d’oggi anche dopo i solleciti rientra solo un quarto del valore insoluto e sollecitato perché la gente non ce la fa più.
Il fenomeno delle insolvenze è in aumento e, sempre secondo le stime delle autorevoli fonti citate, nel 2011 si raggiungeranno i 33 miliardi di euro di insolvenze.
 
Tutto ciò dimostra che la crisi è globale, nazionale ed internazionale, ma anche che la risoluzione della crisi deve avvenire prima di tutto a livello locale.
 
ApI, cosciente delle cause e della durata della crisi economica e della sofferenza del cittadino, poiché perdura da parte delle Amministrazioni l’assoluta mancanza di idee riguardo qualsivoglia metodica di salvaguardia, incentivazione e miglioramento  dell’economia e del commercio locali che siano di sollievo e di stimolo per i cittadini, vuole infondere coraggio a tutti gli industriali, imprenditori ed esercenti del commercio della Valdinievole stimolandoli a continuare, malgrado le evidenti difficoltà, a proteggere l’esistenza delle proprie attività ed i posti di lavoro dei propri dipendenti e li invita a resistere alla crisi attuale con la grazia e la tenacia che negli anni hanno reso questa zona tra le più ricche ed ambite della Toscana. Stimola altresì ad invogliare la qualità nelle produzioni, le vendite e le prestazioni professionali mantenendo i prezzi, finchè possibile, a valori di estrema convenienza per il consumatore stimolandolo così a prediligere le industrie, i punti vendita, le attività ed i professionisti della Valdinievole, ed in conseguenza - per mezzo di una valida e leale concorrenza - un abbassamento dei prezzi in generale che sia di immediato sollievo non solo per i consumatori della zona ma anche delle zone limitrofe. Stimola gli esercenti del commercio ad incoraggiare le piccole vendite al dettaglio - consentite per ogni tasca - e che non inducano al debito.
ApI altresì propone di raccogliere le adesioni dei cittadini che vogliono unirsi per proporre una sospensione anche temporanea del pagamento di anticipi ed acconti per le utenze casalinghe e degli esercizi (oggi basati sulla tipologia di utenza,  su dati catastali, su consumi presunti ed espressi nelle bollette) che contribuiscono da un canto ad aumentare le difficoltà economiche di una popolazione economicamente stremata e da un altro canto ad aumentare la ricchezza di aziende che fanno ingenti guadagni già soltanto con la riscossione del dettaglio dei consumi".

Fonte: Alleanza per l'Italia
 
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