La storia, che nasce nel 2010, riguarda il riciclaggio di milioni di euro arrivati dalla Russia e usati per acquistare beni mobili e immobili (fra cui un appartamento lussuoso da 700mila euro in centro a Montecatini).

A finire in carcere, fra gli altri, l’immobiliarista di Campi Bisenzio Roberto Ballerini, secondo qualcuno un imprenditore con un bel parterre di amicizie fra cui quella con Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl. Con Ballerini vennero messi dentro Mirko Sterlino, 38 anni, montecatinese, e Tatiana Mastneva, russa ma residente nella nostra città. Secondo l’accusa avevano riciclato i soldi di un finanziario orientale, Alexey Kalinichenko. Due milioni di euro da investire in Toscana, frutto di una mega-truffa ordita ai danni di piccoli risparmiatori di Mosca. Quei soldi servirono per la casa di Montecatini, per una Porsche Carrera e per una villa a San Casciano Val di Pesa. Di cui effettivamente dichiarati al fisco solo 400 mila.

Nel corso dell’indagine erano stati riscontrati conti correnti aperti al Credito cooperativo fiorentino, la banca di Verdini. Ma parte del bottino da riciclaggio era transitato dalle isole Cayman, uno dei paradisi fiscali più frequentati, per tornare poi in un banca di San Marino.

In appello le pene sono state ridotte. Un anno e due mesi per Mirko Sterlino, mentre Tatiana ha avuto 1 anno e 11 mesi (in prima istanza i due avevano ottenuto pene superiori ai 5 anni).