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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
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MONTECATINI
Opposizioni contro il Festival della pizza in pineta: "Sbagliare è umano, perseverare è da ottusi"

18/6/2016 - 10:20

Sul Festival della pizza, in svolgimento in pineta (sul viale delle Tamerici), si scatenano le polemiche sui social network.

Così il consigliere comunale Riccardo Sensi (Mi piace Montecatini): "La pineta ormai è diventata la costante location di ogni tipo di sagra paesana. Di questo passo ad agosto ci sarà la festa dell'Unità. Qualcuno li fermi".

Rincara la dose il consigliere comunale Alberto Lapenna (Forza Italia), con un lungo intefrvento sul suo profilo Fb: "Avevo deciso di non intervenire sulle iniziative che l'amministrazione comunale ha organizzato relativamente alla occupazione dell'area prospiciente gli stabilimenti termali e la pineta con friggitorie e pizzerie ambulanti.

Ma forse perché ancora l'amore per Montecatini e per i suoi destini mi stanno a cuore non posso più tacere anche se in consiglio comunale l'assessore competente, a precisa mia critica, ebbe a rispondermi che la totalità dei cittadini erano entusiasti dei cibi di strada e che le uniche voci contro erano la mia è quella di Eugenio Pancioli.

 

Nel ribadire la mia forte contrarietà a questo tipo di iniziative per la qualità, per il messaggio a esse collegato, messaggio che modifica profondamente è antropologicamente la storia di Montecatini in quanto mira a coinvolgere più avventori mordi e fuggi che a fidelizzare un target un pochino più elevato e tutto ciò rende incompatibile quel poco di qualità potenziale che ci rimane, vedi mostra d'arte all'Excelsior alla quale auguro successo. 

 

Mi risulta che i pochi turisti presenti in città non hanno gradito anzi hanno evitato il "cibo di strada" e hanno preferito cenare in albergo in modo più comodo e più igienico.Alcune domande alle autorità competenti, hanno pagato il suolo pubblico, vi erano servizi igienici adeguati, erano iscritti regolarmente nell'apposito registro di ambulanti gastronomici, hanno pagato la tassa sui rifiuti, rilasciavano regolari scontrini fiscali, l approvvigionamento idrico per il lavaggio come è stato effettuato, gli operatori erano regolarmente in regola con l'idoneità sanitaria? Vi è stata una propedeutica autorizzazione di un minimo di commissione di vigilanza? Un'ultima domanda è stato rispettato il decreto Franceschini che vieta certe attività nei centri storici? Dimenticavo è stata fatta pagare la tassa sulla pubblicità?

 

A tutte queste domande i cittadini, i commercianti e gli artigiani meritano risposte.Far rivivere la pineta certo che dovrà essere un impegno dell'amministrazione comunale ma ci sono tante opportunità intelligenti e di qualità compatibili con la città che la stragrande degli abitanti vorrebbe.

 

Per il folclore e i "i cibi di strada" andiamo altrove e individuiamo altre location.Un'altra ed ultima osservazione le deleghe degli assessori come mai non trovano sinergia tra loro? Le attività produttive dovrebbero pensare allo sviluppo delle attività dei pubblici esercizi esistenti, dovrebbero pensare a tutelare chi paga regolarmente le tasse in città e che per fare questo assume personale ed eventualmente aiutare questi e non importare operatori occasionali che incassano e scappano. Gli assessorati al turismo e alla cultura come fanno, conoscendo le loro idee e programmi, a non ribellarsi? Alessandra, Bruno aspetto da voi un gesto di orgoglio. Comunque niente di personale e mi attendo risposte adeguate e se è possibile un minimo di autocritica. Sbagliare è umano perseverare è da ottusi. Mi auguro una inversione di tendenza".

 
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20/6/2016 - 10:45

AUTORE:
UGUCCIONE

Premetto che ognuno ha il sacrosanto diritto di polemizzare, anche sul “niente”, ci mancherebbe altro. E’ pur sempre un esercizio che prima o dopo potrà tornare utile, magari in occasioni appropriate. Non voglio entrare nel merito di questioni tecniche legate ai permessi, agli orinatoi ed a quant’altro in elenco perché do per scontato che i requisiti di legge siano stati diligentemente osservati, altrimenti ci sono le autorità che potranno e, dovranno essere messe al corrente di eventuali “deviazioni normative”. Leggo che il dr. Sensi ed anche il sig. La Penna non sono d’accordo con la manifestazione del tipo “Festival Della Pizza” che si è svolto in una zona cittadina a loro dire inadatta per una “festa paesana” e, paventano la preoccupazione che vi si possa “addirittura” organizzare la festa “dell’Unità”. Il sig. La Penna addirittura non voleva “intervenire” sull’argomento e, a mio modesto parere ma, siamo in piena democrazia, avrebbe fatto la cosa giusta, per lui e per i lettori ma, a loro l’ardua sentenza. Mi ripeto: ognuno può polemizzare anche “sul niente”. Questa Amministrazione ha ben altre colpe, alcune anche molto gravi che quella di organizzare un “festival della pizza” ma, ci saranno momenti ed opportunità per esprimersi in merito. Sia il dr. Sensi che il sig. la Penna, forse e, dico forse, potevano e, non “dovevano” non c’era obbligo alcuno, ovviamente ma visto che hanno molto a cuore la città, essere presenti all’incontro sul “raddoppio ferroviario” di sabato scorso che potrebbe stravolgere, in un modo o in un altro, la città di Montecatini Terme. Il “festival della pizza è durato talmente poco che non merita tutta questa grancassa ma, il raddoppio ferroviario ce lo porteremo dietro per tutta la vita o, quasi. Ognuno però da alle cose il suo grado di importanza. Ne prendo atto, senza pretesa alcuna di insegnare niente a nessuno. Semplici constatazioni, niente di più. Il loro contributo sarebbe stato utile e importante quanto la loro assenza. Niente di più niente di meno. Gent.mi sig.ri, è più facile mettere un po’ di nero su bianco che non affrontare l’arena dei leoni. Comprensibile. Credo che la città sia di tutti, anche di coloro che non sono proprietari di attività di ristoranti, pizzerie, alberghi e attività commerciali. Cosa c’è di male nel fare una “sagra paesana” così è stata definita, che, ha visto tanta affluenza di semplici cittadini ed alcuni turisti. Io, in quell’occasione ne ho conosciuti alcuni. Gent.mo sig. La Penna, lei avrà sicuramente a cuore la città ed i suoi destini ma, anch’io e, a me, la “sagra paesana” è piaciuta e, mi sento di dire all’Amministrazione che queste “sagre paesane” dovrebbero essere fatte più spesso per un principio di equità. La città di Montecatini Terme è di tutti i cittadini e non solo di alcune categorie, con tutto il rispetto che porto a coloro che giornalmente si impegnano in tali attività, dando anche lavoro a molte persone. Sempre meno in verità e, nella maggioranza dei casi non per loro colpa. Il messaggio che questa “sagra paesana” ha dato, nient’altro è che un tentativo di ludica partecipazione, di allegria e di senso di comunità. La città non può e non deve, a mio avviso, essere fatta solo da turisti ma, anche da cittadini comuni che non svolgono attività commerciali. E’ forse un crimine? Tutto, sempre tutto, gira in funzione dell’attività turistica e commerciale, ma, è mai possibile che chi non esercita queste attività non debba avere qualche momento di gioia e di compartecipazione? Se i commercianti e gli albergatori, io non sono tra loro ma, non ne sono ne dispiaciuto ne fiero, semplicemente non lo sono, fossero propositivi invece che polemici, direttamente o tramite altre persone terze, forse e, dico forse potrebbero uscire idee nuove e interessanti. Ho dovuto girare il mondo non per diletto ma, per lavoro ma ciò mi ha comunque consentito di vedere le cose che altri paesi fanno, nell’ottica della promozione turistica e del benessere della città. Nella mia scelleratezza, con l’opinione di chi sa bene che Montecatini vive di turismo, mi sono sempre domandato perché Montecatini non riuscisse oltre che come città termale ad emergere come città “Outlet” per 360 giorni l’anno. E’ il concetto del “quintalato”. Guadagnare poco e sempre e non tanto su poco. Badate bene, io non penso ai soldi che teoricamente potrebbero venire in tasca ad operatori commerciali e albergatori. Io penso alla possibilità di creare posti di lavoro su cui, io non ho mai sentito nessuno dei due intervenire. Colpa mia, sicuramente, forse non sono un cittadino ed un lettore attento, vorrete sicuramente scusarmi ma, sono stanco, come cittadino Montecatinese, di continue lagnanze, di continue polemiche e nessuna proposta. La città dell’”Outlet” potrebbe essere interessante per i commercianti, per i ristoratori e per gli albergatori che, potrebbero far funzionare la loro attività anche nel periodo invernale e con un passaggio giornaliero di tantissime persone, soprattutto i turisti che ormai percorrono Km. Per risparmiare sul “lusso”. Andate a Nerw York, in Greenwich Village ai mercatini ed ai negozietti di antiquariato o nelle boutique o nei bistrot o nei caffè,, non troverete solo una zona residenziale, troverete la “vita” andate a Francoforte in Kaiserstrasse o a Shenzen in Cina, andate a Barberino del Mugello o ad Incisa Valdarno, in continua espansione entrambi. Li, i commercianti fanno affari e creano continuamente forza lavoro. Infine e, non per importanza vorrei porre una domanda: dove sarebbe secondo voi la location corretta per simili attività: “sagre paesane e “ i cibi di strada” e, perché no anche la “festa dell’Unità” oppure quella dell’”Avanti” o di “Forza Italia” e di quant’altri abbiano una festa da far emergere, sempre nella legalità ovviamente. Gent.mi non aspettate solo risposte “adeguate” ma, proponete, fatevi parte attiva e non parte polemica per il gusto di esserlo. Anche a me non piace questa Amministrazione, non l’ho mai nascosto e, sono in pace con me stesso niente di personale ma, non mi sogno nemmeno di essere in continua polemica senza aver da parte mia essere propositivo. Niente di personale sig.ri, solo una mia modestissima opinione.
Vi ringrazio per avermi dato la possibilità di scrivere queste poche righe ma, ero tanto tempo che ne ero tentato.
p.s. io vivo solo di un’attività di lavoro dipendente e questo, garantisce al 100% che le tasse le pago, parimenti a tutte le altre categorie. O no?
UGUCCIONE

20/6/2016 - 9:17

AUTORE:
Luciano

Una scelta limitata e un prezzo esagerato per una manifestazione che non mi è piaciuta.

19/6/2016 - 11:41

AUTORE:
Giancarlo Fioretti

Se all'interno della pineta fosse organizzata la Festa dell'Unita sarebbe soltanto un piacevole momento di aggregazione.Se poi il consigliere Sensi trovasse la cosa così scandalosa altro non dovrebbe fare fare che NON andarci.