PESCIA - Dieci cose fatte per Pescia e dieci da fare: comincia la corsa del candidato sindaco di CasaPound. Giacomo Melosi, 30 anni, geometra, ha presentato la prima delle due liste che lo sosterranno. Il grido di battaglia è “Riprendiamoci Pescia” e il significato dello slogan lo spiega il capolista Giacomo Balzi: “Significa rimettere i nostri concittadini al centro, ridargli valore. Pescia è stata divisa, occorre tornare a immaginarla come una realtà unica”.

La sede del candidato sindaco è in Borgo della Vittoria: pieno centro città, due piani, vicinissima a quella dell’ex sindaco Giurlani e al quartier generale del centrodestra, ma da CasaPound ci tengono a sottolineare la distanza rispetto a tutte le altre forze in campo. “La nostra è una lista di rottura - sottolinea Melosi - rispetto alla politica affarista e clientelare che ha governato Pescia negli ultimi 20 anni. I nostri candidati sono persone che intendono la politica come volontariato e come uno sforzo quotidiano”.
 
Da Melosi e Balzi nessun attacco diretto agli altri candidati sindaco (che non nominano neppure), ma la rivendicazione dell'impegno portato avanti in questi anni: “Abbiamo organizzato raccolte alimentari, manifestazioni, lavorato per la difesa degli animali. Le persone ci fermano per strada, sono grati per l’aiuto che gli abbiamo dato e chiedono una svolta”.

Al primo punto del programma c’è l’introduzione di “criteri che favoriscano i cittadini italiani nelle graduatorie comunali per case popolari e asili nido” e la “revisione del bilancio comunale per investimenti nel ripristino del manto stradale”. Massima attenzione alla sicurezza, con la riorganizzazione dei compiti della polizia municipale per contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi e un’illuminazione più efficiente. Poi lo stop all’immigrazione e un nuovo progetto per il parco di Pinocchio, su cui “la politica di Pescia ha sempre e soltanto speso parole, mai fatti concreti” attacca Balzi.

Ma in caso di esclusione dal ballottaggio? Melosi lascerà ai militanti libertà di scelta: “Anche se personalmente mi asterrò - dice - siamo del tutto alternativi sia al centrodestra che al centrosinistra”.

di Giacomo Ghilardi