La polizia ha proceduto al fermo di indiziato di delitto a carico di T. S., originario di Scutari (Albania) di anni 23, privo di permesso di soggiorno ma dichiaratamente in Italia per motivi di turismo.

In particolare, a seguito di mirati servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dei furti e delle rapine in abitazione, la notte del 5 febbraio in Montecatini Terme zona via Mascagni, equipaggi della squadra mobile della Questura di Pistoia rintracciavano un’autovettura Fiat Punto che era oggetto di ricerca, in quanto sottratta durante la rapina consumata a Pieve a Nievole l’11 gennaio scorso nei confronti di due coniugi che facevano rientro a casa con l’incasso del bar tabaccheria del loro figlio sito a Ponte Buggianese.

I due anziani coniugi furono aggrediti e legati con nastro da imballaggio da tre individui con volto coperto da passamontagna, di cui uno armato di pistola e uno di coltello, e gli fu asportata la somma di euro 10.000 nonché tre fucili cal. 12 con relativo munizionamento regolarmente detenuti, oltre la stessa autovettura.

A bordo nell’autovettura viaggiavano quattro persone, che indossavano cappellini e guanti, le quali si fermavano in quella via Mascagni per compiere verosimilmente dei furti in abitazione. All’atto di scavalcare la recinzione di un villino residenziale il personale interveniva intimandolo loro di fermarsi, ma questi si davano alla fuga allontanandosi in varie direzioni nella campagna intorno.

Anche il conducente della Fiat Punto, che nel frattempo era stata parcheggiata in una strada laterale all’immobile presso il quale doveva essere commesso il furto, riusciva a scappare scavalcando prima una recinzione metallica, attraversando poi un piccolo corso d’acqua e dileguandosi nei circostanti terreni incolti.

Le ricerche del predetto e dei suoi complici si protraevano nel corso della nottata fino a che non veniva rintracciato e sottoposto a fermo T. S., che veniva riconosciuta come la persona alla guida della Punto, il quale stava per allontanarsi da Montecatini Terme per riparare da alcuni parenti a Bergamo.

Dopo le formalità di rito il predetto è stato associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria davanti alla quale dovrà rispondere di ricettazione e tentato furto aggravato.

Sono in corso approfondimenti investigativi finalizzati al rintraccio degli altri componenti della banda ed al loro eventuale coinvolgimento nella rapina dell’11 gennaio ai danni dei due coniugi.