Il sindaco, Rinaldo Vanni, interviene nella vicenda che vede contrapposto il Comune e il signor Gallicchio per la rivendicazione della proprietà da parte dell’ente locale.

"Nell’obiettivo di fare valere le legittime ragioni da parte del municipio, sono state attivate nuove azioni legali e amministrative nei confronti dell’occupante .
 
Gli uffici tecnico e affari legali, congiuntamente agli avvocati che assistono l’amministrazione, hanno messo in campo nuovi atti di carattere amministrativo (provvedimento di autotutela) e di natura giudiziaria (possessoria)  contro il sig. Gallicchio.
 
Con il provvedimento di autotutela, in corso di notifica, viene intimato all’occupante, di cui si rammenta che non ha alcun diritto reale per l’area in questione (proprietà o altro), ne sono stati attivati a oggi dallo stesso, il rilascio dell’area entro la fine del mese di giugno, anche nella condizione di poter avviare lavori già appaltati per la realizzazione della recinzione che andrà a mettere in sicurezza la struttura sportiva e centro sociale con cui confina il terreno in questione.
 
Non escludendo, in caso di mancato rilascio, ulteriori azioni risarcitorie di natura economica, causate da ritardi nell’avvio dei lavori da parte della ditta a cui i lavori stessi sono affidati.
 
L’azione di autotutela si basa sul fatto che l’area in questione è vincolata a destinazione pubblica dagli strumenti di pianificazione urbanistica e quindi non attivabile in nessun modo azioni di riconoscimento di usucapione, tesi sostenuta in linea presuntiva dal signor Gallicchio ma nei fatti mai attivata dai legali dello stesso, probabilmente per carenza documentale.
 
L’azione giuridica possessoria, che sarà discussa nel merito con udienza fissata  dal giudice nei mesi prossimi , vedrà nel  dibattimento  valutate le questioni   di merito  delle ragioni che sostengono le tesi  delle  corrette azioni svolte  dal comune di Monsummano, al quale al momento gli viene negato il sacrosanto  diritto della disponibilità del proprio bene, nonostante  acquistata dal legittimo proprietario e regolarmente pagata, mentre un soggetto privo di qualsiasi titolo e che  non mai corrisposto alcun valore economico,  ne esercita il possesso.
 
Certi che il riconoscimento delle giuste cause del Comune avverrà a breve, tuttavia l’amministrazione comunale ha voluto ulteriormente salvaguardarsi chiamando alle proprie responsabilità anche il proprietario che aveva ceduto a suo tempo il terreno al Comune, a conclusione del procedimento espropriativo, avendone garantito che lo stesso era libero da vincoli diretti o indiretti e quindi anche dall’uso rivendicato dal signor Gallicchio".