MONTECATINI - Gli alberghi e i negozi di via Cavallotti (in totale 21) scrivono una lettera al Comune per sollecitare la conclusione dei lavori inseriti nel progetto "Città Nuova". Il portavoce della protesta è Giuseppe Boldrini, ex presidente dell'Apam e titolare dell’Hotel Parma & Oriente.

«Il cantiere infinito di via Felice Cavallotti si sta avviando verso un anno di vita. I disagi per aziende e residenti sono fortissimi e, quel che è peggio, non si vede la fine dei lavori. Sul cantiere sono impegnati da mesi solo tre operai che tirano avanti l’intervento in maniera lentissima, quando, con l’impegno di un numero adeguato di persone, avrebbe potuto essere finito già da molti mesi. Invece, ancora non si vede quando la strada sarà asfaltata né quando e se saranno inseriti i dissuasori per impedire il parcheggio selvaggio sui marciapiedi che sono in gran parte già danneggiati.

«Con la scusa del cantiere aperto nella strada, da moltissimi mesi è stato interrotto ogni intervento di spazzamento e pulizia dei marciapiedi e della strada, che, solo grazie alla buona volontà di alcuni frontisti non si è trasformata in una discarica a cielo aperto. Questa situazione non è più assolutamente sostenibile, le aziende alberghiere di via Felice Cavallotti si rifiutano di farsi prendere in giro ulteriormente. I danni di immagine avuti per questo cantiere da terzo mondo e la rabbia per l’incapacità dell’amministrazione a portare a termine lavori iniziati 10 mesi prima è fortissima.

Non si è stati ancora in grado di installare i segnali stradali di divieto di sosta, né di regolamentare l’uso del suolo pubblico e di dare una linea guida per gli arredi urbani dei privati!

Chiediamo a gran voce che i lavori vengano portati a termine in tempi brevissimi e, a titolo parziale di risarcimento del danno per gli enormi disagi subiti, chiediamo inoltre di essere esentati da pagare le tasse sul suolo pubblico sia quelle per la raccolta rifiuti, visto e considerato che il servizio di pulizia della strada è inesistente da mesi e mesi. Il tempo della pazienza è finito».