MONTECATINI - Nella mattinata odierna la polizia del commissariato di Montecatini ha dato esecuzione a 5 misure cautelari emesse dal gip di Pistoia su richiesta del sostituto procuratore Claudio Curreli, a carico di altrettanti cittadini nigeriani gravemente indiziati di spaccio di sostanze stupefacenti di tipo eroina nella zona di Montecatini.

Gli arresti odierni rappresentano l’esito finale dell’attività investigativa denominata operazione “Black station”, iniziata a marzo 2017, che si conclude, quindi, con un bilancio di 5 arresti e il sequestro di alcune dosi di stupefacente nonché di materiale pertinente allo spaccio e traffico di sostanze stupefacenti (ritagli di cellophane, bilancini, materiale per il confezionamento di dosi di eroina).

Le indagini sono state condotte dalla squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Montecatini che, fin dai primi giorni di febbraio 2017, apprendeva che alcuni cittadini di origine africana avevano intrapreso una fiorente attività di spaccio di eroina a Montecatini e zone limitrofe.

A seguito di ciò, venivano predisposti mirati servizi nelle zone segnalate (stazione Centro, ex-pronto soccorso di via Manin, via Garibaldi, via Marruota e via Lucchese zona Esselunga).

L’attività investigativa posta in essere permetteva di effettuare vari sequestri di eroina a carico di soggetti tossicodipendenti e ciò permetteva altresì di cristallizzare il modus operandi degli spacciatori. Questi portavano l’eroina in bocca, già confezionata in dosi sotto forma di palline termosaldate. La sostanza stupefacente veniva poi ceduta agli acquirenti, imponendo anche a questi ultimi di occultarla immediatamente in bocca.

L’azione di spaccio veniva effettuata con sistematicità e continuità giornaliera, attraverso una vera  e propria forma di occupazione e controllo e la quantità delle sostanze stupefacenti cedute, risultante dall’enorme mole di cessioni accertate (più di un migliaio) e dal numero di tossicodipendenti coinvolti, portava a escludere la possibilità di configurare l’ipotesi di lieve entità.

Durante l’attività di monitoraggio gli investigatori della squadra di polizia giudiziaria sono riusciti ad accertare che gli spacciatori, in pochi mesi, avevano ceduto dosi per circa 20mila euro.

L’attività ha permesso di stroncare una importante attività di traffico e di spaccio di sostanza stupefacente, concentrata in particolar modo nelle zone adiacenti le due stazioni ferroviarie presenti in città e le zone sopra citate. Inoltre, a riprova della complessa pericolosità del contesto emerso, per alcuni degli indagati è risultata applicabile l’aggravante delle cessioni di sostanze stupefacenti effettuate in prossimità di plessi scolastici.

All’attività odierna hanno collaborato la squadra mobile della questura di Pistoia, il reparto prevenzione crimine di Firenze e l’8° reparto volo di Firenze.